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Esperienze didattiche al tempo del Covid-19 - parte prima

 

Prologo

 

“Nessuno poteva prevedere un anno così complicato!”: è una frase che stiamo sentendo ovunque, da mesi oramai. È stato faticoso restare isolati in casa per settimane, rinunciando a tutto ciò che normalmente animava il nostro agire quotidiano. Si stentava a credere stesse succedendo davvero una cosa simile. D’improvviso si sono azzerate relazioni sociali, attività lavorative e scolastiche, concerti, sport, svaghi, danze, feste... insomma tutto quanto bloccato! Le parole d’ordine?

 #LOCKDOWN  

#IORESTOACASA

 

    Le attività scolastiche (e non solo quelle) hanno rischiato di collassare, obbligate ad interrompersi per poi proseguire con nuove modalità. Abbiamo dovuto imparare a lavorare e studiare da casa, ad incontrarci in aule virtuali per continuare a suonare, ad apprendere cose nuove malgrado tutto. Riorganizzare completamente la didattica non è stata cosa semplice ma, volgendo lo sguardo ai mesi passati, pare stupefacente ciò che si è riusciti a realizzare! Le imprese dei nostri allievi - e anche le nostre ovviamente -, gli sforzi compiuti, i traguardi raggiunti grazie a impegno e dedizione meritano di essere osservati, analizzati, narrati, per prenderne piena coscienza e orientare le scelte future. Non pensiamo semplicemente ad un resoconto delle esperienze didattiche ma ad un’indagine metacognitiva che permetta di esaminare, valutare ed interconnettere nuove conoscenze e abilità, favorendo perciò lo sviluppo di nuove competenze e in particolar modo quella di “imparare ad imparare”. La metacognizione consente di approfondire i pensieri, di conoscere e dirigere i processi di apprendimento; è una pratica autoriflessiva sul fenomeno conoscitivo, su cosa e soprattutto come stiamo imparando e quali sono le motivazioni che ci spingono a farlo. Riflettere sull’evoluzione dei percorsi di apprendimento è indispensabile per gli insegnanti e può essere molto significativo per gli allievi. Avere consapevolezza dei propri punti di forza e di debolezza, ma anche riconoscere la differenza tra sapere qualcosa su un argomento e comprenderlo pienamente sono condizioni per nulla scontate. Spesso ci si lascia condizionare da ciò che non funziona, prendendo genericamente in esame solo le situazioni negative, oppure si danno per sottintesi i buoni risultati. È valorizzando il positivo che ci si dà la possibilità di manifestare feedback costruttivi e motivanti: è una questione di approccio. 

    Il lockdown ha generato un punto di rottura con il passato; una straordinaria opportunità di cambiamento dettata da mutate condizioni sociali. Prima di dedicare tempo ed energie alla programmazione delle attività per il prossimo anno scolastico, ci sembra necessario ed urgente sfruttare questa singolare occasione provando a ragionare sulle esperienze realizzate tutti insieme durante questi ultimi mesi, tentando anche di comprendere ciò che non ha funzionato e che ha bisogno di essere migliorato o progettato in modo differente. Il pronome “tutti” include allievi, insegnanti, famiglie degli allievi, famiglie degli insegnanti, dirigenti, personale della scuola. 

    Questo, pertanto, è uno spazio di riflessione, un’occasione di analisi e di confronto sulla didattica, una potenziale rete di collaborazione. In fondo uno degli obiettivi che ci siamo posti, Edoardo ed io, nella progettazione ed allestimento del sito, è alimentare il libero scambio di progetti, di materiali e incentivare l’incontro di opinioni, di stili didattici differenti. Proviamo a farlo così, in modo assai informale, sperando di essere pragmatici piuttosto che paradigmatici, condividendo nel blog le nostre esperienze di artigiani della didattica.

    Ma veniamo al nocciolo della questione: quali sono i presunti buoni risultati che meritano di essere evidenziati? Vi proponiamo il nostro punto di vista ragionando in merito ai seguenti ambiti:

 

1) Condivisione.

2) Competenza digitale degli insegnanti.

3) Competenza digitale degli allievi.

4) Le risorse del WEB.

5) Inclusione.

6) Rinnovamento delle metodologie didattiche.

 

    Il discorso non può certamente esaurirsi in poche righe e probabilmente sarà necessario affrontare ulteriori aspetti da voi suggeriti, perciò abbiamo deciso di inserire nel blog l’articolo suddiviso in parti consequenziali, una ogni settimana o mese (vedremo), in modo tale che ci sia tempo per la rielaborazione personale ed eventuali interventi di colleghi e lettori. Nelle successive “puntate” approfondiremo ogni singolo argomento e inseriremo anche esempi concreti di attività.

 

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Commenti: 1
  • #1

    Francesca (giovedì, 03 settembre 2020 15:16)

    Bellissimo!